domenica 20 dicembre 2015

Attacchi di panico sintomi



Gli attacchi di panico sono una patologia che colpisce molte persone, sia uomini che donne, senza far distinzione di età e di classe sociale. Ma cosa si intende precisamente per disturbo di panico? Cerchiamo di vedere insieme di cosa si tratta, come si manifesta e come è possibile curare questo problema così diffuso.

Il termine "panico" ha origini molto antiche e si deve attribuire al dio greco dei boschi, conosciuto con il nome di Pan, un essere umano avente però corna e zoccoli di capra. La leggenda narra che chiunque lo incontrasse si potesse spaventare così tanto, udendo il suono della sua zampogna, da impazzire o scappare via lontano.

Gli attacchi di panico si palesano proprio come una sorta di ansia incontrollabile alla quale è difficile sfuggire, chi cade vittima per la prima volta degli attacchi di panico parla di una sensazione di terrore e di paura quasi paragonabile alla morte, temendo di poter perdere completamente il controllo sulle proprie azioni e sui propri pensieri. 

Gli attacchi di panico e ansia durano generalmente pochi minuti ma l'organismo viene sottoposto ad un forte stress che può essere paragonato ad uno sforzo molto intenso, i sintomi vanno poi via via scemando in un lasso temporale di circa un ora.

L'ansia è una risposta naturale del nostro corpo che insorge nel momento in cui si fronteggia una situazione di pericolo, per questo motivo non si deve pensare di essere impazziti ma semplicemente di essere in preda ad una manifestazione un pò più violenta. 

Il nostro corpo cerca di adattarsi a questa situazione mettendo in atto una serie di campanelli di allarme che si possono distinguere facilmente:i battiti del cuore aumentano e il respiro si fa corto per via dell'adrenalina che il nostro corpo produce quando messo sotto stress, i muscoli si irrigidiscono perché si preparano ad uno scatto repentino per potersi salvare dal pericolo imminente fuggendo e, non per ultimo, il cervello viene irrorato con maggior ossigeno, tanto da sembrare storditi e in preda alle vertigini. 

Dal punto di vista mentale si innesca un circolo vizioso in cui la persona interessata si cala nella parte del malato a cui sta per accadere qualcosa di molto grave, in questa situazione non si può far altro che cadere in uno stato di forte ansia dal quale si fa fatica a rimanere lucidi. 

Attacchi di panico sintomi

I sintomi degli attacchi di panico possono essere anche più circoscritti, come ad esempio a delle fitte al cuore, alla difficoltà di deglutizione, al tremore e alla sudorazione improvvisa, al timore di morire per soffocamento, alla manifestazioni di conati di vomito ed attacchi di diarrea.

E' possibile trovare una cura a questi attacchi di panico? Esistono dei rimedi atti a prevenire queste spiacevoli situazioni di ansia? La risposta è si e il soggetto che ne soffre deve trovare la forza per fronteggiare queste situazioni proprio in se stesso. 

La strategia vincente è la terapia che porta il malato a trovarsi in situazioni difficili senza cadere nello sconforto ma puntando unicamente sulle proprie forze per poterne uscire. 

L'auto-incoraggiamento è senza ombra di dubbio una delle migliori armi che una persona soggetta a questo tipo di problematiche possa avere a propria disposizione, attraverso tecniche di rilassamento in grado di infondere fiducia si riuscirà a trovare il perfetto equilibrio che non lo spingerà a scappare ed autocommiserarsi. 

La gestione della paura è senza ombra di dubbio l'obiettivo che ci si deve prefissare, pensare di non poterne provare più è solamente un palliativo e ben presto porterebbe il soggetto ad una ricaduta con ben più gravi conseguenze.

Una persona affetta da da attacchi di panico dovrà intraprendere una terapia con persone in grado di poterli aiutare portandoli alla consapevolezza di potercela fare anche da soli. 

Le tecniche che vengono insegnate sono semplici e nella maggior parte dei casi i soggetti trovano da subito un giovamento. 

Gli attacchi di panico e l'agorofobia possono essere fronteggiati con l'aiuto di psicoterapeuti ma il vero medicinale è da ricercare all'interno del proprio io, chi vuole guarire deve prendere consapevolezza dei propri limiti e cercare di superarli.

Ovviamente contattare uno specialista è il primo passo per affrontare i sintomi degli attacchi di panico.




Attacchi di panico Diagnosi

Gli attacchi di panico sono uno dei disturbi che più affligge le persone della nostra società, sono episodi improvvisi di tensione e di paura, momenti terribili che mettono in uno stato di agitazione, con una serie di sintomi che portano il soggetto a pensare di morire o di impazzire.

L'attacco di panico ha una durata di 15-30 minuti, e in questi minuti, seppur pochi, per il chi ne è affetto sono momenti che sconvolgono totalmente. Sono improvvisi, possono capitare in qualunque momento della giornata, anche nelle situazioni più imprevedibili.

Inizialmente gli attacchi di panico si presentano in modo inaspettato e improvviso, senza alcuna apparente relazione con il luogo o con situazioni, senza validi motivi, senza una logica giustificazione.

In effetti possono verificarsi in ogni momento della vita quotidiana del soggetto, che sia immerso tra la gente, come in un'ambiente di lavoro o da solo a casa, non importa che sia occupato in un'attività o fermo a pensare; l'attacco di panico arriva e basta, non avvisa.

Non hanno un'età di insorgenza precisa, ma secondo le ricerche insorgono soprattutto nel periodo che va dall'adolescenza ai 35 anni, con un picco maggiore tra i 25 e i 45 anni. Un disturbo che si verifica in entrambi i sessi, ma con frequenza maggiore nelle donne.

Gli attacchi di panico hanno diversi sintomi, alcuni possono averli tutti, ma non è detto, si possono solo avere qualcuno. Ovviamente se non ci cerca una cura, gli attacchi vanno ad intensificarsi e a manifestarsi con più frequenza. A volte però capita di confondere gli attacchi di panico con una semplice paura o fobie, a volte si tratta ad esempio di problemi al cuore o alla tiroide, i cui sintomi sono simili a quelli dei disturbi dell'attacco di panico.

Attacchi di panico, diagnosi

I sintomi degli attacchi di panico sono tanti, nei casi lievi, ma anche all'inizio, non si hanno tutti, ma con il passar del tempo, senza diagnosi e cura, o nei casi gravi, si hanno tutti. I sintomi principali sono: palpitazioni e tachicardia, con battiti e dolori che si percepiscono al petto e alla gola. Si ha una forte paura di perdere il controllo di se stessi, di impazzire o di morire. 

Forti sensazioni di sbandamento, instabilità con capogiri e vertigini. Comuni sono i tremori, la sudorazione, la terrificante sensazione di soffocamento,asfissia, brividi o vampate di calore, alcuni anche delle parestesie con sensazione di intorpidimento o formicolio alle estremità. Infine nausea, vomito o disturbi addominali. 

La diagnosi non si basa solo sull'individuazione del problema attraverso i sintomi, ma rivolgendosi anche allo specialista giusto, che miri alla ricerca indirizzata a esaminare la presenza o no del disturbo di panico.

La diagnosi non è semplice, i disturbi sono troppo generici a volte, e spesso diventa una vera difficoltà per il medico. Ma è necessario che si abbiano i sintomi principali, sopraelencati, da almeno 6 mesi. 

Lo specialista procede a partire dall'esaminare gli episodi di attacchi di panico più recenti. Cerca di ricostruire uno schema di funzionamento, cercando di individuare le cause che provoca in disturbo. 

Il medico cerca di condividere con il paziente informazioni necessarie per individuare i fattori che innescano gli attacchi di panico. Importanti sono anche condizioni gravi come l'uso di alcol e/o stupefacenti.

Saranno fatti anche degli esami fisici, che sono importanti per capire la salute del paziente e ci sonno altre patologie che possono causare gli attacchi di panico o situazioni simili. Tra questi: misurazione del peso e dell’altezza, controllo della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e della temperatura, oltre anche all’ascolto al cuore e dei polmoni. 

Si eseguono anche dei test di laboratorio: l'esame emocromocitometrico completo, esami della tiroide ed altri esami, come gli esami al cuore tipo elettrocardiogramma.

Per quanto riguarda il come curare il disturbo degli attacchi di panico, bisogna arrivare a trovare la cura giusta. Non è semplice, ma con la diagnosi e la giusta attenzione, si arriverà a capire. 

La cura non è solo e direttamente farmacologica, ma si cerca di individuare i motivi e si cerca di eliminare i sintomi legati a tali episodi. Si pratica prevenzione, per evitare il risorgere degli attacchi, si fa psicoterapia e si lavora sul piano psicologico. 

Quando necessario, si pratica anche una cura farmacologica, usata soprattutto nei casi più frequenti e gravi. 
I farmaci possono aiutare a ridurre i sintomi associati agli attacchi di panico, che si sono dimostrati efficaci anche solo nell'alleviare i sintomi sono: 

Gli SSRI, una classe di farmaci che appartiene agli antidepressivi, questa sigla sta per Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina. Poiché sono generalmente sicuri ed hanno pochi effetti collaterali, sono molto raccomandati. 

Poi ci sono anche gli SNRI, sempre della stessa classe, antidepressivi, ci sono anche gli Inibitori della Ricaptazione della Noradrenalina e della Serotonina. Degli antidepressivi ci sono anche gli antidepressivi triciclici, che sono utili ed efficaci, ma mostrano più effetti collaterali gravi. 

Altri farmaci che si sono rivelati utili per la cura degli attacchi di panico sono le benzodiazepine, che sono sedativi, vanno a deprimere il sistema nervoso centrale.Hanno come effetto collaterale più grave la dipendenza, di conseguenza bisogna porre attenzione nell'uso e nelle dosi.

Ovviamente rivolgersi sempre ad uno specialista è il primo passo da compiere.

https://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/sai-riconoscere-un-attacco-di-panico








Attacchi di panico notturni Rimedi


Gli attacchi di panico notturni sono nemici duri da affrontare, ma non per questo impossibili da sconfiggere. Esistono numerosi rimedi agli attacchi di panico notturni, anche se, come in ogni problema, la prima soluzione sta innanzitutto nella prevenzione.

Prevenire è meglio che curare, lo diceva un noto spot televisivo. Ed aveva ragione. Gli attacchi di panico notturni, infatti, sono assolutamente limitabili adottando uno stile di vita sano.

L'alimentazione, ad esempio, è fondamentale per permettere al nostro corpo di affrontare un sonno che sia profondo e privo di intoppi: per questo motivo, il primo consiglio è evitare di assumere caffeina, teina, alcool e zucchero prima di andare a dormire, in quanto sostanze eccitanti capaci di innervosirvi ulteriormente durante il sonno.

Allo stesso modo, sarà il caso di evitare pasti pesanti ed impegnativi da digerire: il corpo umano durante la fase del sonno rallenta lo smaltimento delle calorie ed effettua una digestione più lunga rispetto a quando si è svegli.

Questo significa che, zavorrando il vostro stomaco, aumenterete ancora di più la vostra ansia, favorendo l'insorgere di attacchi di panico notturni. Inoltre, tali attacchi possono essere limitati dall'uso di integratori alimentari 100% naturali, come quelli a base di erba Kawa-Kawa, di Passiflora o di Valeriana: ottimi rimedi contro gli attacchi di panico notturni.
Attacchi di panico notturni rimedi

Altri rimedi per gli attacchi di panico notturni sono legati a qualcosa da fare (o da non fare) prima di andare a dormire. Innanzitutto, è il caso che entriate nell'ottica che ciò che vi spinge al panico durante la notte, è qualcosa che avete creato voi con lo stress, con abitudini non sane, con il rimuginare troppo sui problemi quotidiani.

Per questo motivo, sarà fondamentale che lavoriate su voi stessi, convincendovi che ogni problema è risolvibile calmandosi e riflettendo a mente lucida su ciò che vi angustia. Per evitare di essere colti da attacchi di panico notturni, dovrete mettere il cervello in condizione di rilassarsi: magari leggendo un buon libro a letto, gustandovi un film divertente, oppure concedendovi un bagno caldo.

E se tutto ciò non dovesse funzionare, non cercate di forzare un sonno che non arriva: alzatevi, fate qualcosa che vi attivi e poi andate a dormire solo quando vi sentite stanchi. Il consiglio è di dedicarsi ad un hobby come la scrittura di racconti, la pittura, il modellismo: evitate la musica perché, ad un certo orario della notte, rischiereste di spingere nel panico anche chi vi circonda.

Ci sono anche delle cose che è il caso di evitare di fare prima di andare a dormire. Ad esempio, giocare ai videogiochi: l'alta definizione delle console di nuova generazione spingono il cervello ad uno stress fuori dal comune, confondendolo e facendolo lavorare ininterrottamente anche dopo che avrete spento tutte cose.

Inoltre, un'altra cosa da evitare se soffrite di attacchi di panico notturno è lo sport in orari di tarda serata: una partita di calcetto alle 9 di sera non darà il tempo al vostro corpo di smaltire l'adrenalina, causandovi uno stato di eccitazione che impedirà il sonno.

Al contrario, le attività sportive sono eccellenti rimedi agli attacchi di panico notturni se fatte la mattina o il pomeriggio, perché permettono di sfogare la vostra rabbia, di stancare il fisico e di farvi sentire, col passare delle ore, sempre più rilassati: uno stile di vita che sia sportivo, magari dedicandosi a sport aerobici come il nuoto o la bicicletta, favorirà molto la tranquillità durante il sonno. 

Merito delle endorfine: un ormone che si sviluppa nel cervello e che ci fa sentire in pace col mondo e con noi stessi.

Un'altra cosa da evitare, se soffrite di attacchi di panico notturni, è il pisolino pomeridiano: dormire il pomeriggio, infatti, renderà più difficoltoso addormentarsi la notte e, di conseguenza, vi renderà più sensibili all'insorgere di un attacco di panico

In questo senso, è assolutamente fondamentale che arriviate stanchi la sera, così da rispondere adeguatamente alle necessità del vostro corpo e crollare in un sonno tranquillo e profondo.

E a parte lo sport, esistono anche altre attività giornaliere che vi aiuteranno a raggiungere questo stato di pace interiore: lo Yoga, ad esempio, è una disciplina che vi permette di conoscere meglio voi stessi ed il vostro corpo, e di acquisire maggiore fiducia in voi stessi, così da iniziare quel percorso di auto-guarigione psicologica accennato poco sopra. 

Se poi credete alle filosofie orientali, un ulteriore rimedio agli attacchi di panico notturni potrebbe essere il Feng Shui: l'arte di arredare la vostra camera da letto catalizzando su di voi, durante la notte, le energie positive del pianeta e della natura.

Se gli attacchi di panico dovessero essere molto violenti, e queste strade risultassero inefficaci, sarà il caso di rivolgersi ad un medico. Non assumete mai psicofarmaci senza aver prima consultato un esperto, e senza che ve li abbia prescritti lui: anche se la tentazione dovesse essere forte, rischiereste una dipendenza ben peggiore degli attacchi di panico.

Ovviamente rivolgetevi sempre ad uno specialista del settore, uno psicologo o psicoterapeuta.

Attacchi di panico notturni


Gli attacchi di panico notturni sono una sindrome psicologica molto comune. E' stimato che quasi 1 milione di Italiani ha sperimentato almeno una volta nella vita un episodio di attacco di panico. 

Questo fenomeno estremamente debilitante consiste in una condizione di estrema tensione psicologica e fisica, connotata da ansia, palpitazioni, perdita di lucidità, agorafobia, paura di morte, parestesia (formicolio degli arti e delle mani) e nausea o disturbi addominali.

Gli attacchi di panico notturni, specificatamente, possono rivelarsi ancora più nefasti dei normali attacchi di panico, poiché, manifestandosi nelle ore notturne, colgono alla sprovvista la persona, privandola del sonno e non permettendole di avvalersi di un meritato riposo, causando stanchezza e alterazione dei ritmi del sonno.

Le cause principali, come detto precedentemente, non sono del tutto chiare. Numerosi studi hanno identificato nelle cause degli attacchi di panico notturni fattori ambientali, psicologici e biologici. Abusi di sostanze eccitanti come zucchero e caffeina possono incrementare la probabilità che questa condizione si manifesti.

Attacco di panico notturni: Aspetti psicologici

Fattori psicologici come il troppo stress, eventi traumatici, questioni irrisolte o condizioni di vita non soddisfacenti, possono essere tra le cause degli attacchi di panico notturni. Ricordiamoci sempre che l'attacco di panico è un sintomo, un campanello d'allarme del nostro organismo che ci diche che c'è qualcosa che non va.

Gli attacchi di panico, biologicamente, sono una risposta chimica cerebrale estremamente complessa. Livelli eccessivi di adrenalina e cortisolo per i motivi sopracitati, stimolano nel nostro cervello la reazione dell'attacco di panico, motivo per cui talvolta non riusciamo a spiegarci il perché di tale fenomeno.

Molti soggetti colti da attacchi di panico, agorafobia e altri disturbi d'ansia testimoniano la comparsa di sintomi analoghi. Fisiologicamente: formicolio a braccia e gambe, forte dolore al petto all'altezza del cuore, soffocamento, affanno, pressione alta e talvolta paralisi momentanea di alcune zone del corpo. 

Le stesse persone parlando delle emozioni provate durante l'attacco di panico lo descrivono affermando: "hai il terrore, smetti di pensare in maniera razionale a ciò che stai provando però credi di essere obiettivo, credi che ti restino effettivamente pochi minuti di vita, i pensieri scorrono a mille, è tutto velocissimo e credi che la tua vita stia finendo"

Questo ci fa capire quanto possa essere sconvolgente un evento del genere, giustificando anche quello che spesso accade in molti soggetti: la paura dell'attacco di panico. Capita spesso infatti che la paura stessa dell'attacco di panico notturno sia uno dei fattori scatenanti per un attacco di panico, creando un circolo vizioso da cui è difficile uscire.

Alcuni medici e terapeuti consigliano a chi sperimenta attacchi di panico notturni di agire sul proprio ambiente e sulle proprie abitudini per ridurre il fenomeno. Molti sono i consigli, tra cui quello di andare a dormire quando si è veramente stanchi, e non di aspettare nel letto che sopraggiunga il sonno.

Si consiglia inoltre di creare abitudini rilassanti prima di andare a dormire, come ad esempio un bel bagno caldo, leggere un libro, mangiare leggero e\o vedere un film divertente che aiuti a rilassarsi e diminuire sensibilmente le cause degli attacchi di panico.


Se gli attacchi di panico notturni non diminuiscono in intensità e frequenza, allora il consiglio che possiamo darvi è quello di rivolgervi ad uno psicologo specializzato nel campo dei disturbi d'ansia. Lo psicologo è colui che più può aiutarvi nella gestione del disturbo d'ansia, oltre che consigliarvi il percorso terapeutico più adatto alle vostre esigenze.

Può anche capitare a volte che sintomi simili non denotino un quadro di attacco di panico. Ad esempio spesso sintomi come ipertensione, affanno, pressione alta, tachicardia, dolori muscolari, formicolio, facciano parte di un quadro sintomatologico diverso da quello riconducibile agli attacchi di panico notturni. 

Ad esempio disturbi cardiaci, ipertiroidismo, disfunzioni vestibolari, presentano un quadro sintomatologico simile a quello dei disturbi d'ansia.

Inoltre gli attacchi di panico, come detto precedentemente, possono essere indotti anche da sostanze che intossicano il sistema nervoso, come ad esempio la caffeina, le anfetamine, o sostanze stupefacenti quali la cocaina. Tutte queste sostanze possono causare il fenomeno dell'attacco di panico notturno, senza che esso sia comunque collegato a una sindrome.

In questo caso semplici analisi di laboratorio possono aiutarci a capire se gli attacchi di panico sono causati da altri fattori o da disturbi d'ansia.

I disturbi d'ansia, se trascurati, possono diventare estremamente debilitanti, minando la nostra quotidianità e negandoci le gioie della vita. Non trascurateli, non trascuratevi.


giovedì 17 dicembre 2015

Attacchi di Panico, cosa sono


Gli attacchi di panico, conosciuti anche come disturbi da panico, fanno parte dei disturbi d'ansia che, a loro volta, rientrano nella categoria dei disturbi psichiatrici. Si tratta di un problema molto più diffuso di quanto non si pensi visto che oggi in Italia si stima che ne abbiano avuto almeno uno circa 10 milioni di persone, vale a dire quasi un italiano su cinque. Solitamente si può cominciare a soffrire di attacchi di panico quando si esce dall'adolescenza e si passa all'età adulta. Statisticamente gli attacchi di panico colpiscono le donne con un'incidenza doppia rispetto agli uomini.

Esistono delle particolari terapie per curarli che vengono utilizzate soprattutto nei casi più gravi e recidivi. In altre situazioni più leggere gli attacchi di panico non vengono nemmeno riconosciuti come tali e, nonostante la mancanza di diagnosi, passano senza alcun tipo di terapia.

Attacchi di Panico, sintomi

sintomi degli attacchi di panico insorgono molto velocemente e nel giro di circa dieci minuti toccano l'apice. Quelli più frequenti sono la difficoltà respiratoria con la cosiddetta "fame d'aria", dolore al petto, aumento della frequenza cardiaca, sbalzi di pressione che può alzarsi velocemente (ipertensione) o abbassarsi repentinamente (ipotensione), sudorazione, tremolio, nausea o sensazione di chiusura alla bocca dello stomaco, capogiri e sensazione di stordimento. A questi sono associati altri sintomi di attacchi di panico che riguardano maggiormente la sfera psicologica del paziente.

Sono un'immotivata paura di morire, la sensazione di perdita del controllo, l'idea di non essere parte della realtà in cui ci si trova e la sensazione che la situazione possa peggiorare improvvisamente. La durata di questi sintomi è di qualche minuto. Una volta superata la crisi restano pochi segni evidenti all'esterno di quanto avvenuto, se non la paura che possa ripresentarsi nuovamente. Se questa paura colpisce persone predisposte agli attacchi di panico, si può creare una spirale che viene definito disturbo di panico. Gli attacchi di panico non sono pericolosi, ma se sono molto forti e ripetuti possono portare fino alla depressione.

Non sono ancora totalmente note le cause di un attacco di panico. Sono implicati diversi fattori sia fisiologici che psicologici. Sotto l'aspetto fisiologico i pensieri che scatenano gli attacchi di panico sono frutto di processi elettrochimici del cervello molto complessi e sui quali non è ancora possibile avere una conoscenza approfondita. Sotto quello psicologico possono essere considerati una risposta dell'organismo a situazioni di forte stress.

Esistono poi dei fattori che predispongono l'individuo ad essere soggetto agli attacchi di panico. Possono essere fattori legati alla sua costituzione, a esperienze legate all'infanzia o a tendenze al pensiero negativo. Disturbi fisici o l'utilizzo di determinate sostanze può essere infine un altro motivo che predispone agli attacchi di panico: si tratta in particolare di ipertiroidismo o di uso di corticosteroidi o di cocaina. 

I soggetti che soffrono di attacchi di panico possono facilmente modificare i propri comportamenti, le abitudini o le usanze per cercare di evitare l'insorgere di nuovi attacchi. Il loro stile di vita può essere addirittura stravolto nel tentativo di proteggersi da questo problema. Il rischio maggiore che si corre in questi casi è il rinchiudersi in se stessi escludendo dalla propria quotidianità tutto ciò che potenzialmente potrebbe innescare un attacco di panico.

Esistono anche gli attacchi di panico notturni una sindrome psicologica molto comune.

Si evitano consapevolmente quindi tutte le situazioni in cui non si potrebbero ricevere aiuti. Si evitano spesso i luoghi pubblici tanto che la patologia può trasformarsi in agorafobia, vale a dire la paura di frequentare gli spazi aperti (agorà=piazza). Spesso si associa il ricordo del luogo in cui è avvenuto l'ultimo episodio e lo si evita per non incorrere nuovamente nella stessa situazione.

Esistono rimedi efficaci per gli attacchi di panico. La psicoterapia può attenuare molto i disturbi d'ansia ed è parte integrante di ogni cura. In questo caso la terapia può essere sia individuale che di gruppo. Il primo passo è il riconoscimento da parte del soggetto della natura benigna del problema che si crea come risposta ad una situazione di sovraccarico. In questo caso il medico può fornire indicazioni molto utili al paziente, spiegando la natura del problema e la strada da seguire per curarlo.

Esistono tecniche molto utilizzate per prevenire gli attacchi di panico: il training autogeno, il rilassamento respiratorio, il pensiero positivo. Oltre a queste anche l'alimentazione, il riposo e la giusta dose di attività fisica sono utili per ridurre il rischio di nuove crisi. C'è poi l'aspetto farmacologico. I farmaci antidepressivi riducono molto l'ansia che anticipa un attacco, la crisi e l'intensitè dell'evento.

La mirtazapina, il nefazodone e la venlafaxina sono i farmaci di ultima generazione i cui risultati fanno ben sperare per il trattamento dei disturbi d'ansia. Le benzodiazepine, pur avendo un effetto molto più veloce, hanno come effetti collaterali un aumento della sonnolenza e possibili perdite di memoria.