domenica 20 dicembre 2015

Attacchi di panico Diagnosi

Gli attacchi di panico sono uno dei disturbi che più affligge le persone della nostra società, sono episodi improvvisi di tensione e di paura, momenti terribili che mettono in uno stato di agitazione, con una serie di sintomi che portano il soggetto a pensare di morire o di impazzire.

L'attacco di panico ha una durata di 15-30 minuti, e in questi minuti, seppur pochi, per il chi ne è affetto sono momenti che sconvolgono totalmente. Sono improvvisi, possono capitare in qualunque momento della giornata, anche nelle situazioni più imprevedibili.

Inizialmente gli attacchi di panico si presentano in modo inaspettato e improvviso, senza alcuna apparente relazione con il luogo o con situazioni, senza validi motivi, senza una logica giustificazione.

In effetti possono verificarsi in ogni momento della vita quotidiana del soggetto, che sia immerso tra la gente, come in un'ambiente di lavoro o da solo a casa, non importa che sia occupato in un'attività o fermo a pensare; l'attacco di panico arriva e basta, non avvisa.

Non hanno un'età di insorgenza precisa, ma secondo le ricerche insorgono soprattutto nel periodo che va dall'adolescenza ai 35 anni, con un picco maggiore tra i 25 e i 45 anni. Un disturbo che si verifica in entrambi i sessi, ma con frequenza maggiore nelle donne.

Gli attacchi di panico hanno diversi sintomi, alcuni possono averli tutti, ma non è detto, si possono solo avere qualcuno. Ovviamente se non ci cerca una cura, gli attacchi vanno ad intensificarsi e a manifestarsi con più frequenza. A volte però capita di confondere gli attacchi di panico con una semplice paura o fobie, a volte si tratta ad esempio di problemi al cuore o alla tiroide, i cui sintomi sono simili a quelli dei disturbi dell'attacco di panico.

Attacchi di panico, diagnosi

I sintomi degli attacchi di panico sono tanti, nei casi lievi, ma anche all'inizio, non si hanno tutti, ma con il passar del tempo, senza diagnosi e cura, o nei casi gravi, si hanno tutti. I sintomi principali sono: palpitazioni e tachicardia, con battiti e dolori che si percepiscono al petto e alla gola. Si ha una forte paura di perdere il controllo di se stessi, di impazzire o di morire. 

Forti sensazioni di sbandamento, instabilità con capogiri e vertigini. Comuni sono i tremori, la sudorazione, la terrificante sensazione di soffocamento,asfissia, brividi o vampate di calore, alcuni anche delle parestesie con sensazione di intorpidimento o formicolio alle estremità. Infine nausea, vomito o disturbi addominali. 

La diagnosi non si basa solo sull'individuazione del problema attraverso i sintomi, ma rivolgendosi anche allo specialista giusto, che miri alla ricerca indirizzata a esaminare la presenza o no del disturbo di panico.

La diagnosi non è semplice, i disturbi sono troppo generici a volte, e spesso diventa una vera difficoltà per il medico. Ma è necessario che si abbiano i sintomi principali, sopraelencati, da almeno 6 mesi. 

Lo specialista procede a partire dall'esaminare gli episodi di attacchi di panico più recenti. Cerca di ricostruire uno schema di funzionamento, cercando di individuare le cause che provoca in disturbo. 

Il medico cerca di condividere con il paziente informazioni necessarie per individuare i fattori che innescano gli attacchi di panico. Importanti sono anche condizioni gravi come l'uso di alcol e/o stupefacenti.

Saranno fatti anche degli esami fisici, che sono importanti per capire la salute del paziente e ci sonno altre patologie che possono causare gli attacchi di panico o situazioni simili. Tra questi: misurazione del peso e dell’altezza, controllo della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e della temperatura, oltre anche all’ascolto al cuore e dei polmoni. 

Si eseguono anche dei test di laboratorio: l'esame emocromocitometrico completo, esami della tiroide ed altri esami, come gli esami al cuore tipo elettrocardiogramma.

Per quanto riguarda il come curare il disturbo degli attacchi di panico, bisogna arrivare a trovare la cura giusta. Non è semplice, ma con la diagnosi e la giusta attenzione, si arriverà a capire. 

La cura non è solo e direttamente farmacologica, ma si cerca di individuare i motivi e si cerca di eliminare i sintomi legati a tali episodi. Si pratica prevenzione, per evitare il risorgere degli attacchi, si fa psicoterapia e si lavora sul piano psicologico. 

Quando necessario, si pratica anche una cura farmacologica, usata soprattutto nei casi più frequenti e gravi. 
I farmaci possono aiutare a ridurre i sintomi associati agli attacchi di panico, che si sono dimostrati efficaci anche solo nell'alleviare i sintomi sono: 

Gli SSRI, una classe di farmaci che appartiene agli antidepressivi, questa sigla sta per Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina. Poiché sono generalmente sicuri ed hanno pochi effetti collaterali, sono molto raccomandati. 

Poi ci sono anche gli SNRI, sempre della stessa classe, antidepressivi, ci sono anche gli Inibitori della Ricaptazione della Noradrenalina e della Serotonina. Degli antidepressivi ci sono anche gli antidepressivi triciclici, che sono utili ed efficaci, ma mostrano più effetti collaterali gravi. 

Altri farmaci che si sono rivelati utili per la cura degli attacchi di panico sono le benzodiazepine, che sono sedativi, vanno a deprimere il sistema nervoso centrale.Hanno come effetto collaterale più grave la dipendenza, di conseguenza bisogna porre attenzione nell'uso e nelle dosi.

Ovviamente rivolgersi sempre ad uno specialista è il primo passo da compiere.

https://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/sai-riconoscere-un-attacco-di-panico








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